I giardini di Petraia e Castello
In ricordo di Vittorio Torrini capo giardiniere dal 1950 al 1968
27 Ottobre 2025
Il nostro impegno nella valorizzazione del patrimonio storico del verde si è concretizzato anche attraverso il contributo alla realizzazione del libro “I Giardini di Castello e Petraia” di Franco Torrini, che è stato presentato presso la nostra sede.
Questo evento ha rappresentato un’importante occasione per celebrare la bellezza dei giardini e il loro significato nel contesto storico e culturale.
Franco Torrini racconta il periodo vissuto nei giardini di Castello e Petraia anche attraverso la figura dello zio, Vittorio Torrini, che fu capo giardiniere dal 1950 al 1968.
Il libro descrive il ruolo dei giardini medicei nel secondo dopoguerra, come luoghi importanti, non solo per la bellezza paesaggistica, ma anche per la comunità, le relazioni sociali attorno alle ville e giardini, la manutenzione, i saperi pratici legati alla cura del verde.
Si parla anche di come si tramandava una tradizione antica, dall’epoca medicea, attraverso pratiche, usi, frequenze, cura, manutenzione, restauro, ma con uno sguardo attento all’innovazione: ‘il giardino sia oggetto oggi non solo di restauro e conservazione, ma anche di riflessione rispetto ai cambiamenti climatici, alle trasformazioni ecologiche, al rapporto umano-natura’.
Contiene anche una sentita riflessione sul rapporto con la natura, sul tempo che cambia, sul come giardini e piante mutano, sull’importanza storica e culturale dei giardini, oltre che estetica, ‘ il giardino non come semplice spazio ornamentale, ma come luogo vivo, con stagioni, cambiamenti e un insieme di relazioni umane, naturali e culturali’.
Un libro dal carattere autentico, vicino al vissuto, con dettagli che probabilmente sfuggono agli studi più “accademici”, un testo utile per chi studia storia del paesaggio, giardinaggio, conservazione dei giardini storici, ma anche per chi ama le storie legate a Firenze e al suo territorio, che contribuisce alla consapevolezza del valore culturale dei giardini medicei, non solo come attrazioni turistiche, ma anche come spazi che contengono memoria, identità locale, conoscenze pratiche.
Un momento della presentazione del libro presso la sede di Dimensione Verde