Progettazione giardini
03 Novembre 2021
Come si evolve la nostra professione.
In Italia si è fatta strada negli ultimi anni una nuova professione, come già da tempo succede in gran parte del resto del mondo: il Paesaggista del Verde.
Questa figura, fondamentale per la tutela del patrimonio culturale del territorio, è diventata, con i cambiamenti climatici in corso, sempre più importante per la gestione sostenibile degli spazi verdi, sia pubblici che privati.
Il Paesaggista ideale, per noi, deve saper coniugare competenze agronomiche e conoscenza vivaistica approfondita con l’architettura ed avere spiccate inclinazioni artistiche.
È opportuno che conosca i luoghi dal punto di vista climatico e il terreno dal punto di vista agronomico, avere esperienza di cantiere (scavi, movimento terra, necessità di contenimento e stabilizzazione, gestione delle acque e drenaggi dove necessario, pacciamature, impianti d’irrigazione ed illuminazione).
È necessario che conosca la normativa specifica (prescrizioni, distanze dai confini e infrastrutture ecc.) e i problemi fitopatologici, le norme di qualità per la fornitura delle piante e tener conto della allergenicità della vegetazione.
È importante inoltre che abbia nozioni di logistica delle piante e soprattutto, come si mettono a dimora (preparazione dello scavo, livello corretto di piantagione, ancoraggio, bagnatura di assestamento, potatura eventualmente necessaria).
Inoltre per il Paesaggista del verde, il sopralluogo conoscitivo dei luoghi è un momento indispensabile per proporre soluzioni adeguate dal punto di vista botanico e di gestione.
Il rapporto con la committenza è fondamentale: occorre accogliere le richieste elaborandole in maniera tale che il risultato sia di qualità a tutti i livelli e l’investimento sia davvero un ‘valore aggiunto’ per il cliente, accompagnandolo verso scelte botaniche corrette che tengano conto dei fattori pedoclimatici con un’attenzione particolare alla biodiversità.